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  • Le pietre: Ambra

    Pubblicato il 30.11.2018

    Le pietre: Ambra

     

    L’ Ambra e’ una resina fossile principalmente prodotta dalla fuoriuscita di sostanze liquide da piante ed alberi, spontaneamente o a seguito di tagli o agenti patogeni. Queste sostanze liquide in pratica hanno la funzione di aiutare la pianta a curare le sue ferite o proteggerla da insetti che la stanno attaccando. Durante la fossilizzazione e’ anche possibile che rimangano intrappolati nell’ Ambra anche alcuni insetti o piccole parti di vegetali.

    Il particolare processo di fossilizzazione che avviene nell’Ambra, detto anche "amberizzazione" e’ servito agli archeologi per studiare le caratteristiche dei microrganismi che sono stati ritrovati intrappolati in Ambra.

    I principali Paesi di estrazione sono: Polonia, Lituani, Lettonia, Russia, Danimarca, Germania, Svezia ovvero maggioritariamente sulla zona del Mar Baltico. Questo e’ dovuto al fatto che milioni di hanni fa le conifere che crescevano in queste regioni a causa di un cambio climatico, rilasciarono moltissima resina tutte contemporaneamente. Successivamente il ghiacciaio che si formo nella zona schiaccio’ e sposto le rocce.

    Principalmente l’Ambra viene rinvenuta dentro rocce sedimentarie cioe’ formate dall’ erosione da parte di acqua o ghiaccio su rocce esistenti in ambiente marino.

    L’Ambra ha un aspetto parzialmente trasparente, cioe’ permette di vedere attraverso di essa. Il suo colore e’dovuto alla quantita’di aria contenuta all’interno di essa, puo andare dal giallo al rosso, incluse tutte le tonalita’ intermedie, ed e’anche possibile incontrare dell’ ambra verde anche se e’molto piu’ rara.

    Sono stati fatti ritrovamenti di monili in Ambra nelle tombe dell’Antico Egitto. Ci sono inoltre riferimenti all’ Ambra anche nella mitologia Greca quando si narra l’ uccisione del figlio di Apollo (dio del Sole) dopo la quale le sue sorelle divennero dei pioppi che piansero lacrime che si trasformarono in Ambra.

    Nelle tradizioni nordiche invece l’Ambra viene fatta derivare dal mare .

    L’ Ambra e’ molto nota per le sue proprieta eletrostatiche, se strofinata con un panno si eletrizza. Si pensa possa aiutare a scacciare il mal di testa ed anche gli incubi.

    Viene utilizzata anche per la fabbricazione di alcuni medicinali.

    Le si attribuisce uneffetto calmante, viene infatti utilizzata molto sui bambini in fase di dentizione. Per sortire effetto l’Ambra deve semplicemente stare a contatto con la pelle.

    I Turchi la utilizzano nella fabbricazione degli "narghile’", la loro tradizionale pipa, in quando sostengono che il bocchino di Ambra evita la propagazione delle infezioni in quanto sterile.

    Un piccolo trucco per poter sapere se quella che si ha davanti e’ Ambra naturale e’ il particolare odore aromatico che l’Ambra emana all’essere bruciata, difficilmente riproducibile nelle sue imitazioni. Purtroppo questa prova danneggia irrimediabilmente l’oggetto in questione.

    Un altro consiglio che ci sentiamo di darvi e’ quello di considerare che l’Ambra con incrostazioni animali o vegetali e’ rarissima ed inoltre il posizionamento ordinato del’insetto all’interno dell’Ambra tende ad essere artificiale. Diffidare per cui di tali oggetti troppo perfetti.

    Speriamo ancora una volta di esservi stati utili e vi invitiamo a seguirci su tutte le nostre reti sociali Facebook , Instagram , Pinterest e Twitter. dove potete porci domande o proporci argomenti da sviluppare.

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  • Il Corallo Rosso ed il mito di Medusa in Sardegna

    Pubblicato il 27.10.2018

    Il Corallo Rosso ed il mito di Medusa in Sardegna

     

    Oggi vogliamo raccontarvi una leggenda che si narra nella nostra terra, la Sardegna, riguardo al Corallo Rosso. Secondo questa leggenda il prezioso Corallo Rosso presente nei nostri mari dovrebbe la sua esistenza al sangue sgorgato dalla testa di Medusa.

     

    Medusa di Caravaggio 

    Ma partiamo dal principio per qui non conoscesse già la leggenda di Medusa.

    Medusa è una delle tre Gorgoni, ovvero le figlie di Forcide e Ceto due divinità marine della mitologia greca. Medusa pur essendo la unica mortale tra le tre sorelle viveva insieme a loro in una caverna chiamata Esperidi, situata vicino al regno dei morti.

    Medusa si racconta fosse la più belle tra le tre sorelle e che riusci addirittura a far innamorare di se il dio del mare Poseidone, incontrandosi con lui in un piccolo tempio dedicato alla dea Atena.

    La dea Atena prese questo come una gravissima offesa personale, adirandosi a tal punto da trasformare la bellissima Medusa in una creatura mostruosa e portatrice di morte. Il bellissimo sorriso di Medusa venne sostituito da orribili zanne, i capelli divennero un groviglio di serpenti velenosi e mani e piedi terminavano con affilatissimi artigli. Il suo sguardo è ora capace di trasformare in pietra tutto ciò che incontra. Medusa e’ diventata un mostro temuto da mortali ed immortali.

    Atena pero non si accontento con la trasformazione di Medusa da donna bellissima ad una creatura spaventosa e letale. Vuole la sua morte. Chiese quindi aiuto a Perseo che, dopo avere incontrato Medusa la uccide e dona la sua testa come omaggio ad Atena.

    Atena utilizza la testa di Medusa inserendola nel suo scudo, in quanto lo sguardo di Medusa continuava a tenere i suoi poteri anche dopo essere stato separato dal corpo.

    Durante la separazione della testa di Medusa dal suo corpo vennero fuori i figli concepiti dalla sua relazione con Poseidone : Crisone ed il cavallo alato Pegaso.

    Le gocce del sangue che fuoriuscivano dallo squarcio nella gola al cadere a terra facevano nascere una miriade di serpenti velenosi mentre quelle che cadevano nel mare davano vita agli splendidi Coralli Rossi dei mari di Sardegna.

    Speriamo vi sia piaciuta questa piccola diversione sulla leggenda di Medusa. A noi piace pensare possa essere la versione originale, ma naturalmente nelle leggende questo e assolutamente impossibile da stabilire.

    Comunque nato o no dal sangue sgorgato dalla testa mozzata di Medusa a noi il Corallo Rosso piace moltissimo e ci piace utilizzarlo per realizzare dei bellissimi gioielli da poter sfoggiare in ogni occasione dalle più importanti alla vita quotidiana.

    Non dimenticate di dareuna occhiata alle nostre collezioni sulla nostra web El Coral e di seguirci su tutti i nostri canali: Facebook , Instagram , Pinterest e Twitter..

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    A presto!

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  • Le Perle: come si formano

    Pubblicato il 25.09.2018

    Le Perle : come si formano

     

    Le Perle sono dei Gioielli della natura che si formano e crescono dentro un mollusco, anche quelle cosidette coltivate crescono pero sempre dentro un mollusco in maniera del tutto naturale. Possono formarsi in qualsiasi tipo di mollusco anche se generalmente si parla soprattutto di Ostriche.

     

     

    Ostrica perlifera

     

    La nascita della Perla e’ un processo particolarissimo, praticamente si tratta di un corpo estraneo, come ad esempio un granellino finissimo di sabbia, un minuscolo parassita o un pezzetto di conchiglia marina che entrando nel soffice mantello interno del mollusco fa’ in modo che questo per protegersi cominci a secernere una sostanza cristallina liscia e dura chiamata Madreperla che comincia ad intrappolarlo formando vari strati intorno ad esso. Per la formazione completa di una Perla di media dimensione sono necessari dai 5 o 6 anni. Di fatto in questo procedimento se cominciato in maniera naturale non e’ possibile manipolare la forma o dimensione della Perla che verra formandosi naturalmente. Questo fa si che le Perle siano tutte uniche nella forma e nel colore e luminosita’ rendendo ogni Collana di Perle, Orecchino di Perle, Anello di Perle o quant altro qualcosa di eccezzionale.

     

     

    Quando parliamo di Perle Coltivate e’ l’ uomo che inserisce questo minuscolo corpo estraneo dentro il mantello del mollusco, dopo di che e’ il mollusco stesso che si occupa di tutto il processo di formazione della Perla. In questo caso pero l’ uomo puo fare in modo di ottenere delle forme particolari semplicemente introduciendo il corpo estraneo, ad esempio un pezzetto di mollusco o conchiglia, della forma che vuole ottenere. I pionieri nella coltivazione delle Perle sono stati i giapponesi che ne cominciarono la coltivazione intorno alla fine dell’ ottocento.

    Negli allevamenti di Perle, i molluschi vengono tenuti insieme mediante delle corde verticali ed immersi a pochi metri di profondita’.

    allevamento ostriche perle coltivate coltivazione di perle
     

    Le Perle piu’ pregiate generalmente sono quelle che si formano nei mari adiacenti all’ Australia in molluschi bivalvi che possono arrivare a misurare 20 cm di diametro e pesare 100 kg.

    Le Perle coltivate assolutamente non hanno niente a che fare con le molto piu’ conosciute perle di Maiorca, che non sono altro che un prodotto completamente sintetico. Vengono infatti prodotte nelle fabbriche senza l’ ausilio dei molluschi. Il metodo esatto di produzione e’ un segreto , il poco che si conosce e’ che si parte da un vetro opaco similare ad una perla che viene immerso ripetutamente in strati di un liquido speciale che dovrebbe essere un miscuglio di olio e squame di pesce, fatto per ultimo seccare con dei raggi ultravioleti. Oramai le tecniche di produzione artificiale fanno si che sia molto difficile riuscire a distinguerle dalle Perle NaturaliPerle Coltivate.

    Dei piccoli trucchi per distinguere le Perle naturali da quelle artificiali possono essere:

    1) strofinare delicatamente la perla contro l’ incisivo, nella Perla naturale noterai una consistenza ruvida e leggermente granulosa mentre quelle finte tendono ad essere liscie e perfette.

    2)strofinare le Perle tra loro, quelle vere daranno una sensazione di freno , non scorreranno lisciamente come invece le finte.

    3)strofinando le Perle naturali potrai anche notare sulle dita dei finissimi residui di Madreperla che non troverai sulle finte.

    4)diffidare delle Perle troppo perfette, e’praticamente impossibile trovare 2 Perle natrali identiche.

    5)sentire la temperatura, le Perle naturali danno una sensazione di freddo che non danno quelle sintetiche.

    Ci sono poi anche molti altri suggerimenti che possiamo dare per cercare di distinguere le Perle naturali, dalle sintetiche, se ti interessa l ‘argomento continua e seguirci su tutti i nostri canali Facebook , Instagram , Pinterest e Twitter. perche cerchiamo di dare informazioni diariamente.

     

     

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  • Le pietre : Amazzonite

    Pubblicato il 19.08.2018

    Le pietre : Amazzonite

     

    L’ Amazzonite e’ un minerale. E’ chiamata anche "pietra d’Amazzonia" perche’ le prime pietre di questo particolare verde vennero trovate nel greto del Rio delle Amazzoni. A questi primi ritrovamenti non sono seguite scoperte giacimenti di Amazzonite nella zona. Molto probabilmente erano stati semplicemente trasportati dal fiume dalle montagne di origine.

    E’ un minerale che si puo’ considera abbastanza raro. Viene da sempre estratto all’ interno di rocce granitiche, perlopiu’ in Russia. Recentemente e’ stata scoperta una nuova varieta’in Colorado. Esistono inoltre piccoli giacimenti anche in Brasile ed in Madagascar.

    Collana Amazzonite e Zamak Collana Amazzonite barilotti e zamak Collana Amazzonite in forma di barilotti Bracciale Amazzonite pallini con chiusura

    L’ Amazzonite e’ molto fragile e facilmente fratturabile, nonostante cio e molto usata anche per la creazione di gioielli, perche’ il suo particolare colore una volta lavorato e’ veramente bellissimo.

    Esistono ritrovamenti di Amazzonite che la situano in Egitto al tempo dei grandi faraoni, fue incontrata nella tomba di Tutankamon. Si crede che parte del libro dei morti sia stato inciso su questo minerale ed addirittura che parte della corazza di mose fosse in Amazzonite.

    Filo di Amazzonite senza chiusura Collana Amazzonite pallini Bracciale Amazzonite quadrati

    E’ un minerale molto utile da tenere sempre con se per alleviare lo stress e dare energia al proprio organismo. Aiuta a superare situazioni di scontro verbale in quanto inspira fiducia in se stessi. Basti pensare che il suo nome non solo rievoca l’Amazzonia ma fa anche inevitabilmente pensare alle leggendarie Amazzoni, guerriere forti e poderose.

    Bracciale Amazzonite tessito Collana Amazzonite etnica Orecchini Amazzonite argento Bracciale Amazzonite elastico

    Molte persone scelgono di indossarla in forma di piccolo ciondolo per poter averla sempre a contatto con il proprio corpo in quanto e’ un minerale che protegge dalle radiazioni degli elettrodomestici e cellulari. Aiuta inoltre a prevenire la caduta dei capelli ed e’ indispensable per la fragilita’ delle unghie.

    L’ alto contenuto di potassio dell’Amazzonite, aiuta inoltre la resistenza fisica, la memoria nonche’ le cattive abitudini (abusi di alcol o alimentari, passione per il gioco d’ azzardo).

    Ciondolo Amazzonite Argento Bracciale Amazzonite zamak

    Naturalmente puo’ anche essere indossata semplicemente perche’ ci piace il suo spettacolare colore verde-marino che ci ricorda il mare, il sole, la vita.

    Come sempre potete dare una occhiata a tutti i nostri prodotti se vi e’ venuta voglia di possedere un monile con Amazzonite. Li trovale sulla nostra pagina web El Coral

    Alla prossima pubblicazione e ricordate che potete seguirci anche su Facebook, Instagram, Pinterest e Twitter.

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  • Che cos'è Zamak?

    Pubblicato il 25.07.2018

    Che cos'è Zamak?

     

    Molte persone ci chiedono cos'è Zamak esattamente. Oggi abbiamo pensato di spiegare cos'è Zamak.

    Zamak è una lega metallica composta da zinco, alluminio, magnesio e rame. L’ alluminio serve soprattuto da agente indurente, mentre il rame aumenta la colabilita’. Queste due caratteristiche, durezza e colabilita’, fanno si che questa lega sia particolarmente adatta a realizzare getti fusi, sani e complessi.

    Il nome Zamak e’ un acronimo degli elementi che la compongono in lingua tedesca: Z sta per Zinc, A per Aluminium, MA per Magnesium e K per Kupfer(rame).

    E’ anche conosciuta come Zama o Zamac

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    Questo metallo, a differenza dell'argento, non tende a "sporcarsi", per questo è usato soprattutto nella moda e negli accessori, nelle borse come negli abiti e solo da qualche anno è utilizzato nella gioielleria. Questo e’ uno dei principali motivi che ci spinge ad utilizzarlo in alcuni dei nostri articoli.

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    Un altro dei principali motivi è il basso costo che ha con riferimento all'argento. Il basso costo non è associato affatto alla bassa qualità, perché non si tratta di questo. Nel rapporto qualità / prezzo questo metallo è molto ben valutato. Il basso costo deriva dai diversi e più economici costi di produzione e movimentazione. Questo perché richiede molta meno energia nella sua trasformazione, molto meno tempo di produzione e fornisce finiture migliori nei pezzi. Il risparmio in energia durante la fase di produzione si ripercuote anche in un minore impatto ambientale che diventa un altro importantissimo motivo per preferirlo ad altri metalli piu’ conosciuti come potrebbe essere appunto l argento.

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    E’ anche molto piu’ adatto alla cromatura, la verniciatura e la zincatura. I risultati nei pezzi che vengono prodotti sono eccezzionali, come potete vedere personalmente nei nostri prodotti, solo dando una occhiata alla nostra pagina web El Coral

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  • Le Pietre e i Segni Zodiacali

    Pubblicato il 27.06.2018

    Le pietre ed i segni zodiacali

     

    Oggi abbiamo deciso di parlarvi delle corrispondenze dei Segni Zodiacali con le Pietre.

    Esiste infatti uno stretto rapporto tra pietre e segni zodiacali

    Ogni segno zodiacale e’ influenzato da uno dei quattro elementi che sono Terra, Fuoco, Acqua e Aria

    Alla terra sono associati : Vergine, Toro e Capricorno. Generalmente persone molto pratiche che non amano i cambiamenti.

    Al fuoco sono associati: Ariete, Leone e Sagittario. Persone molto sicure di se e che mettono la passione ed il desiderio in ogni cosa che fanno.

    Alla acqua sono associati: Pesci, Cancro, Scorpione.Persone dotate di grande intuito e spesso in balia delle emozioni.

    Alla aria sono associati: Gemelli, Bilancia e Acquario.Persone sempre in movimento e dalla forte apertura mentale.

     

    Ariete

    (21 Marzo - 20 Aprile)

    Le Pietre affini al segno dell’ Ariete sono: Diaspro rosso, Avventurina, Cianite, Rubino.

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    Toro

    (21 Aprile – 20 Maggio)

    Le Pietre affini al segno del Toro sono: Selenite, Diaspro, Smeraldo, Kunzite.

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    Gemelli

    (21 Maggio – 21 Giugno)

    Le Pietre affini al segno dei Gemelli sono: Agata Blu, Crisocolla, Ulexite, Agata Grigia.

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    Cancro

    (22 Giugno – 22 Luglio)

    Le Pietre affini al segno del Cancro sono: Pietra di Luna, Calcite, Agata Bianca.

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    Leone

    (23 Luglio – 23 Agosto)

    Le Pietre affini al segno del Leone sono: Occhio di Tigre, Ambra, Pirite, Opale.

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    Vergine

    (24 Agosto – 22 Settembre)

    Le Pietre affini al segno della Vergine sono: Corneola, Quarzo Rosa, Sugillite, Diamante.

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    Bilancia

    (23 Settembre – 22 Ottobre)

    Le Pietre affini al segno della Bilancia sono: Citrino, Eliotropo, Avventurina Rossa, Giada.

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    Scorpione

    (23 Ottobre – 22 Novembre)

    Le Pietre affini al segno dello Scorpione sono: Malachite, Unakite, Rodocrosite, Topazio rosso.

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    Sagittario

    (23 Novembre – 21 Dicembre)

    Le Pietre affini al segno del Sagittario sono: Lapislaluli, Sodalite, Zaffiro.

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    Capricorno

    (22 Dicembre – 20 Gennaio)

    Le Pietre affini al segno del Capricorno sono: Ossidiana, Quarzo Fume’, Diaspro, Giaietto.

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    Acquario

    (21 Gennaio – 19 Febbraio)

    Le Pietre affini al segno dell’Acquario sono: Cristallo di Rocca, Turchese, Acquamarina.

    cristallo di rocca turchese acquamarina cristallo di rocca

     

    Pesci

    (20 Febbraio – 20 Marzo)

    Le Pietre affini al segno dei Pesci sono: Ametista, Fluorite, Topazio Blu.

    fluorite ametista fluorite ametista

     

    Vi aspettiamo nel prossimo post e non dimenticate di dare un'occhiata ai nostri gioielli! 
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  • Il Corallo Rosso : gioiello del Mediterraneo

    Pubblicato il 24.05.2018


    Il Corallo Rosso : gioiello del Mediterraneo

     Il Corallo Rosso : gioiello del Mediterraneo 



    Il Corallo Rosso o “Corallium rubrum” è considerato una specie tipica del Mediterraneo, nonostante alcune popolazioni siano state segnalate in Portogallo ed a Capo Verde.


    Ha bisogno di condizioni di vita particolari quali: una salinita’ dell’ acqua costante, un ridotto movimento dell’ acqua ed una  illuminazione attenuata.

    Vive,preferibilmente in luoghi ombrosi e riparati come grotte, strapiombi o fenditure nelle rocce, a partire da profondita’ di 20\30 metri fino a 200 metri.



    Eccezzionalmente e’ stato osservato anche a bassissime profondita’ dai 4 metri agli 80 centimetri, in particolare in Italia nelle zone di Porto Conte, Capo Caccia e Punta Giglio nel Nord-Ovest della nostra amatissima Sardegna ed in special modo nel territorio di Alghero, nostra citta’ natale, denominata per questo insieme hai dintorni, Riviera del Corallo. Invece in Liguria , nella riserva marina di Portofino e’ presente a profondita’ tra i 15 ed i 45 metri.
    Corallium rubrum  è una specie dalla crescita molto lenta.   Forma colonie ramificate, che possono superare i 20–30 cm di altezza, di colore generalmente rosso brillante, ma a volte rosa, raramente vengono osservate colonie albine di colore completamente bianco.
    Lo scheletro calcareo, durissimo e ricercato come materiale per la costruzione di gioielli, è ricoperto da uno strato di tessuto molle chiamato cenosarco, che viene rimosso durante la  lavorazione e prima della  lucidatura per la creazione di monili e sculture artistiche. Di questo abbiamo intenzione di parlarvi meglio nei prossimi post.
    Si nutre di plancton  e di sostanze organiche sospese, catturate dai tentacoli dei polipi. Questi tentacoli sono otto ed anno le estremita’ pinnate, sono visibili solo durante appunto la cattura del cibo.
    Ha una crescita di circa 3–4 cm l'anno in altezza e di 0,25-0,60 mm l'anno in diametro. Questo lo rende particolarmente vulnerabile all'azione di raccolta dell'uomo, che   un tempo veniva operata con metodi distruttivi. Oggi, fortunatamente non e’ piu’ cosi’. Ora si effettua una pesca di tipo selettivo, dove il corallaro subacqueo   sceglie solo i rami più grandi e nelle quantita’ stabilite per legge, permettendo nel contempo la salvaguardia della specie. A questo riguardo ci sembra doveroso fare un cenno alla recente istituzione della Area naturale marina protetta di Capo Caccia-Isola Piana  all'interno della quale è stata creata una zona specifica di rispetto assoluto per preservare la "Grotta del Corallo", una grotta dove sui soffitti interni ed in tutta la zona circostante è ancora esistente una buona quantità di corallo e per il quale è in corso un progetto,   unico nel suo genere, di ripopolamento con la creazione di supporti speciali ai quali sono stati innestati spezzoni di corallo provenienti dagli scarti di taglio forniti dai corallari subacquei professionisti che operano nella zona.

    Si stima che negli anni passati, solo nel Mediterraneo, fossero pescate 60 tonnellate di corallo ogni anno. Attualmente tale quantità è stata fortemente ridotta, grazie al cambio delle politiche di protezione e gestione della flora e della fauna marina operata dai governi, che hanno vietato le tecniche di prelievo massive.


    La pesca precedentemente avveniva per mezzo di una imbarcazione che trascinava sul fondale una grossa croce di legno a bracci uguali , conosciuta come ingegno,  appesantita attraverso grossi massi ed alla quale erano attaccate reti di canapa,. Con questo sistema venivano sradicati interamente i vari ceppi di corallo e si  distruggeva così tutto l'ambiente sommerso nei punti  dove lo strumento veniva fatto passare.





    Il corallo rosso da tempi immemorabili viene pescato e commercializzato principalmente per la creazione di gioielli ed opere d'arte. Prevalentemente viene montato su oro o argento  e forato per ottenere collane e bracciali.



    Potete ammirare alcune delle nostre creazioni direttamente sulla nostra pagina web El Coral
    Speriamo di ritrovarvi al prossimo post.



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  • Le pietre: Acquamarina

    Pubblicato il 28.04.2018

    Le pietre: l' acquamarina


    Caratteristiche e proprieta'


    Come si evince dal nome stesso l' Acquamarina ha un colore che richiama quello del mare, ossia un azzurro che puo' essere cristallino o con venatere verdi.
    La maggior parte dei giacimenti li possiamo trovare in Brasile, Birmania,Messico, Irlanda,India, Kenia, Zinbawe, Afganistan, Pakistan, Russia, Australia e Stati Uniti.


    E' detta anche Pietra del  coraggio perche' aiuta ad abbandonare i problemi emotivi del passato dando una gran forza interiore.

    Incentiva l' abbandono della rabbia e dello stress,  spingendo verso cambiamenti positivi.



    E una pietra che regola il chakra del cuore e quello della gola.
    Si dice sia propiziatrice di matrimoni felici percui e' consigliabile da regalare agli sposi nel giorno delle nozze.
    Protegge dalle infezioni gengivali e dell 'apparato laringo-faringeo.


    Come utilizzarla :


    • in un ciondolo tenuto vicino al cuore per superare paure e aumentare l amore e l'altruismo.
    • tenendola semplicemente nella mano durante  la meditare
    • in un ciondolo vicino alla gola se si deve parlare  in pubblico
    • hai lati del viso come orecchini aiuta a  comunicare con se stessi
    • durante la notte sotto il cuscino per un sonno piu tranquillo
    • portare un ciondolo o braccialetto se si sta imparando a nuotare

    Esiste infatti una leggenda che narra di come dei marinai erano soliti gettare in mare degli amuleti realizzati in acquamarina per placare la ira di Poseidone e prevenire cosi annegamenti o naufragi.
    E una pietra enormemente utilizzata nella creazione di gioielli.
    Vi aspettiamo nel prossimo post e non dimenticate di dare un'occhiata ai nostri gioielli! 
    El Coral

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  • Peculiarità del Corallo

    Pubblicato il 06.04.2018

    Peculiarità del Corallo

    Oggi continuero scrivendo su altre peculiarità del corallo che trovo molto interessanti, sebbene se fossimo severi non finiremmo mai con la quantità di diversità che esistono.

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    All'interno della specie che include il termine Corallo ci sono molte varietà. Tanto che possiamo trovare coralli con scheletri porosi o solidi, e ci sono anche quelli che non li hanno direttamente. Possono anche essere coloniali, come i polipi che formano le barriere coralline o solitari. Possono essere sessuali, asessuali o entrambi allo stesso tempo, con la deposizione interna o esterna.
    Il metodo di riproduzione più variopinto e’ quello che accade nella barriera corallina con la deposizione esterna delle uova, che crea uno spettacolo visivo meraviglioso, sembra tingere l'acqua di colori incredibili. Sono animali estremamente sensibili e per eseguire la deposizione sono guidati da variazioni di temperatura, ciclo lunare, lunghezza del giorno e segnali chimici.

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    Sono tra gli animali più antichi del pianeta, sono stati trovati fossili che risalgono al periodo in cui sono comparsi i primi animali. Da allora sono cresciuti nei mari, tanto che a volte le scogliere emergono addirittura in superficie. Fu per questo che il navigatore James Cook si incaglio’nel Mare del Corallo, in Oceania, scoprendolo nel 1770.
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    Questo per ora e’ tutto, spero che vi sia piaciuto essere consapevoli di questa informazione, il mondo dei coralli può essere considerato infinito ma non ti preoccupare, cercheremo di scoprirlo poco a poco tutto!

    Vi aspettiamo nel prossimo post e non dimenticate di dare un'occhiata ai nostri gioielli!
    www.elcoral.es

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  • Le lavorazioni dei metalli : La Filigrana

    Pubblicato il 02.03.2018

    Le lavorazioni dei metalli : La Filigrana

    La Filigrana e’ una tecnica artistica, in cui sottilissimi fili di metallo, generalmente oro o argento, vengono intrecciati per formare un elegante effetto di struttura traforata.

    filigrana

    Non e’ possibile stabilire esattamente in che epoca nasce questa lavorazione. Ci sono stati ritrovamenti nelle piramidi egizie di gioielli con una lavorazione traforata molto simile. Mondialmente la sua maggiore diffusione pero avvenne solo nel VIII secolo a.C.. Una volta arrivata in Italia, una delle regioni che maggiormente ha utilizzato e migliorato questa lavorazione e’ stata la Sardegna, facendo cosi’ nascere la conosciuta e rinomata Filigrana Sarda.
    La sua esistenza nell’isola in epoca fenicia e’ confermata da numerosi ritrovamenti in siti archeologici, la sua piu’ grande diffusione pero avvenne durante il Rinascimento, principalmente come adorno nell’abbigliamento nobiliare. Solo piu’ tardi, intorno alla fine del settecento e primi anni dell’ ottocento comincio’ ad espandersi anche nelle classi meno abbienti, in particolare come adorno di abiti tradizionali o festivi.

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    Principalmente si producievano spille, ganci, amuleti, talismani, ma anche anelli e naturalmente il piu’ conosciuto Bottone Sardo. Questo veniva utilizzato per chiudere polsini o corsetti sia in abiti maschili che femminili. La grandezza del bottone dipendeva dal ceto sociale di chi lo indossava, nel caso dell’ abito nuziale della sposa dalla possibilita di spesa dello sposo. Simboleggia prosperita’ e fertilita’, di fatto la sua forma e’ inspirata da quella del seno femminile.
    filigrana filigrana filigrana filigrana

    Il maggior pregio della filigrana e’ naturalmente dato, oltre che dalla maestria dell’orafo que la producie, anche dai materiali utilizzati.
    Anche la Spagna ha la sua tradizione riguardante la filigrana, la piu’ conosciuta e’ quella cordobese.
    filigrana filigrana filigrana filigrana

    Anche quando sentiamo parlare del termine filigrana in filatelia, questo ha preso il nome dalla lavorazione sui metalli. Abbiamo senza dubbio anche sentito parlare del termine per quanto riguarda la carta moneta, dove la filigrana e’ una delle caratteristiche principali che aiutano a riconoscere le banconote autentiche da quelle falsificate.

    Speriamo ancora una volta di essere riusciti ad interessarvi con le nostre nozioni di gioielleria e vi aspettiamo nei prossimi Blog...

    Naturalmente non dimenticate di dare una occhiata alla nostra pagina web dove incontrerete tantissimi esempi di Filigrana Sarda.

    www.elcoral.es

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